Tecniche per assaggiare il vino

I Segreti della Degustazione del Vino: Tecniche e Consigli per Esaltare i Sapori

La degustazione del vino è un’arte che coinvolge tutti i sensi. Esistono due metodi principali per assaporare un vino, e sebbene possano sembrare insoliti, entrambi condividono un aspetto fondamentale: bisogna mettere il vino in bocca! Scopriamo insieme come risucchiare e masticare il vino, due tecniche che permettono di esplorare ogni sfumatura di gusto e aroma.


Risucchiare il Vino: La Tecnica del “Grumer”

Se avete mai assistito a una degustazione professionale, avrete probabilmente sentito un suono simile a un fischio. Questo curioso gesto, noto come “grumer” in francese, consiste nel far entrare una piccola quantità d’aria in bocca mentre il vino è ancora presente. Questa tecnica aiuta a sprigionare al massimo gli aromi e a riscaldare il vino, rendendo più intensa l’esperienza degustativa.

Come risucchiare correttamente il vino?

  1. Preparate la bocca: Stringete le labbra come per formare un piccolo cerchio, simile a una “bocca a culo di gallina”.
  2. Aspirate l’aria: Fate entrare un po’ d’aria attraverso le labbra mentre il vino è in bocca. Questo movimento agita il vino, aiutandolo a ossigenarsi e a liberare i suoi profumi.
  3. Espirate dal naso: In questo modo l’aria circola e trasporta gli aromi verso i recettori olfattivi, permettendovi di cogliere ogni sfumatura.

Masticare il Vino: Una Degustazione “a Bistecca”

Un metodo altrettanto valido e più semplice è quello di masticare il vino, come se fosse un alimento solido. Questa tecnica consente di far arrivare il vino a contatto con tutte le parti del cavo orale, permettendo una percezione completa dei sapori e delle sensazioni tattili.

Come fare?

  • Sorso dopo sorso, fate roteare il vino in bocca e utilizzate la lingua per spingerlo verso il palato.
  • Simulate un movimento di masticazione per garantire che il vino venga analizzato da ogni area della bocca.

Combinare le Tecniche per una Degustazione Completa

Non c’è una regola rigida: potete alternare o combinare le tecniche di risucchio e masticazione. L’obiettivo è sempre lo stesso: esplorare il ventaglio di sapori, dagli elementi dolci e acidi agli aromi complessi e alle sensazioni tattili come il pizzicore o la secchezza.


I Sapori del Vino: Un Viaggio Sensoriale

Durante la degustazione, il vino si svela attraverso quattro principali sapori, ognuno dei quali contribuisce all’esperienza complessiva.

1. L’Amaro

Un tocco di amaro, quando delicato, è sinonimo di eleganza e raffinatezza. Questo sapore si manifesta soprattutto in alcuni vini bianchi, come quelli prodotti con vitigni di Verdicchio (Marche) o Fiano (Campania). L’amaro emerge nel finale, diversi secondi dopo la percezione degli altri sapori. Tuttavia, un amaro eccessivo o combinato con un’acidità marcata può risultare poco gradevole.

Consiglio: Se non amate l’indivia o bevande come tè, caffè o birra, potreste essere più sensibili all’amaro nei vini.


2. Il Salato

La salinità è una caratteristica sempre più apprezzata nel mondo del vino. È tipica di alcuni bianchi decisi, come il Marsala o la Vernaccia di Oristano, e può emergere anche in certi rossi eleganti. Quando presente, il salato conferisce al vino un’identità unica e lo lega al territorio d’origine, un elemento particolarmente ricercato dagli intenditori.


3. Il Dolce

Il dolce è facilmente riconoscibile nei vini passiti o liquorosi, come il Recioto di Soave, il Verduzzo Friulano o il Moscato Passito di Pantelleria. La percezione del dolce è immediata e dipende dalla quantità di zuccheri residui nel vino, che può variare da 0 a oltre 200 g/l.

Curiosità: Con il tempo e l’abitudine al consumo di vini dolci, la sensibilità verso il sapore zuccherino tende a diminuire.


4. L’Acido

L’acidità è la struttura portante del vino, fondamentale per garantire freschezza e longevità. Una buona acidità stimola la salivazione, preparando il palato al cibo e rendendo il vino più piacevole. Tuttavia, quando l’acidità è eccessiva, può risultare sgradevole e irritare la lingua e la gola.

Nota: Senza acidità, un vino perde la sua vitalità e diventa piatto.


Conclusione

La degustazione del vino è un’esperienza multisensoriale che unisce tecnica e passione. Risucchiare o masticare il vino non sono solo gesti curiosi, ma strumenti indispensabili per cogliere ogni sfumatura della bevanda. Imparare a riconoscere i sapori principali del vino – amaro, salato, dolce e acido – vi permetterà di apprezzare appieno ogni calice, trasformando ogni sorso in un viaggio attraverso aromi e sensazioni.

Siete pronti a mettere in pratica questi consigli e a scoprire nuovi orizzonti del gusto? Aprite una bottiglia, lasciatevi guidare dai sensi e, soprattutto, godetevi il momento. Salute!

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